Ero già stato a Londra, è stata la mia primissima meta estera in solitaria e quindi ancora non avevo definiti e collaudato il mio modus operandi su cui ho cotruito questo sito. Non era un viaggio previsto, o meglio, considerando che il 25 Aprile 2025 cadeva di venerdì, ho cercato il volo più economico possibile, per cui eccoci di nuovo nella City! Partenza giovedì 22 alle ore 21.30 e rientro domenica mattina alle ore 6.25, in questo modo ho sfruttato pienamente la festività senza dover usare permessi a lavoro! Dato che la Londra turistica l'avevo visitata interamente, ho subito pensato di cercare "Londra nascosta" o "Londra insolita" in rete per crearmi un itinerario poco conosciuto e con pochi turisti. All'inizio ci speravo poco, perchè ormai nel 2025 non esistono luoghi sconosciuti, ma mi sono dovuto ricredere con piacere: esistono ancora luoghi dove evadere dalla folla, in alcuni casi basta solo girare l'angolo!
Atterrato a Gatwick verso le 23 del giovedì, il tempo di raggiungere l'ostello che era mezzanotte passata e avevo bisogno di dormire qualche ora in vista della prima tappa: Stonehenge. Non era previsto, ma pochi giorni prima di partire un mio collega mi aveva fatto notare quanto fosse facile raggiungere questo sito millenario e non mi sono lasciato sfuggire l'occasione! Bisogna prendere il treno dalla stazione di Waterloo fino a quella di Salisbury, una corsa che dura circa 90 minuti, e poi attendere la navetta apposita fornita da The Stonehenge Tour che vi porta comodamente al centro visitatori in circa mezz'ora. Potete scegliere il biglietto per la sola cors verso Stonehenge oppure aggiungere anche, per esempio, l'ingresso alla famosa Cattedrale di Salisbury (è presente una delle ultime copie autentiche della Magna Carta). Io ho visitato solo il sito prendendo la prima navetta delle 10 e quella di rientro in stazione delle 12.47, poi mi sono goduto un giro nella pittoresca Salisbury tra la città vecchia situata in High Street e la piazza del mercato, prima di riprendere il treno per Londra Waterloo. Stonehenge mi ha lasciato senza parole! Pensavo fossero rocce disperse e si potesse apprezzare solo in foto, invece sono tutte meravigliosamente vicine e si può ammirare questo millenario ed enigmatico tempio da pochi passi! Appena rientrato a Londra, la fortuna voleva che una delle tappe "nascoste" fosse proprio alla stazione di Waterloo: il tunnel di graffiti Leak Street Arches. Un centinaio di metri di museo urban street-art gratuito e in continua evoluzione, vedrete infatti sia writer professionisti che semplici curiosi con le bombolette ad aggiungere la propria firma. Da Waterloo si prende anche la metro per andare in un'altra zona affollatissima, quella tra Convent Garden e Leicester Square, che però nasconde un paio di perle insolite. Camminando nella modernissima Charing Cross Road, piena di teatri e pub sempre affollati e facendo lo slalom tra le migliaia di persone, basta girare l'angolo e vi troverete in un luogo silenzioso e fuori dal tempo: Cecil Court, la via delle librerie. Si dice che questa via sia stata d'ispirazione per la famosa Diagon Alley tanto
amata dai fan di Harry Potter! Comunque le librerie da vedere famosissime sonola Goldsboro Books, Marchpane per avere libri vintage per ragazzi e Alice Through The Looking Glass per avere solo versioni di Alice nel paese delle meraviglie. Non finisce qua, perchè pochi minuti più a nord si trova un altro angolo nascosto, silenzioso e coloratissimo: Neal's Yard, un piccolo cortile pieno di negozi eclettici e pub che offorno prodotti biologici. A questo punto erano passate le 18 e volevo rientrare in ostello per prepararmi alla serata, ma prima c'era tempo per un'ultima tappa insolita; mi sono fermato alla stazione di San Pancrazio, distante circa 15 minuti da Camden Town, un'altra zona modernissima della city che a quell'ora pullulava di giovani che facevano l'aperitivo lungo il Canale di Regent. Proseguendo sul percorso del canale e superata l'elegante scalinata delle Canalside Green Steps, si trova un'altra libreria di seconda mano che io adoro tanto: Word on The Water, la libreria "galleggiante" perchè appunto situata interamente dentro una barca. Un po' deluso per non aver trovato nessun libro interessante, rientro in ostello per una doccia e mi dirigo in una delle zone di movida per eccellenza di Londra per trascorrere la serata; tra Old Compton Street, nel quartiere di Soho, e Gerrard Street nel quartiere di Chinatown. Per conoscere il mio menù degustazione rimando come sempre alla sezione culinaria. Rientro in ostello stanchissimo, giornata molto intensa, ma molto molto felice di aver fatto il pieno di storia, arte e cultura. L'aforisma del giorno non può non essere dedicato a Stonehenge!
Nessuno sa chi fossero o cosa stessero facendo, ma la loro eredità rimane scavata nella roccia. (Artista: Spinal Tap - Brano: Stonehenge)"
Indovinate a che ora avevo settato la mia sveglia? Ovviamente alle 7 come sempre 😂 Il primo posto insolito del giorno era a pochi minuti a piedi da Camden Town: Primrose Hill, la Notting Hill non turistica. La possiamo paragonare al più arcinoto quartiere perchè presenta presentano la stessa architettura e molte facciate sono deliziosamente colorate, ma qui potete fare tutte le foto con calma evitando la calca di aspiranti influencer. La fortuna vuole che Primrose Hill sia confinante con il Regent's Park e, si sa, non puoi dire di essere stato a Londra se non passeggi in almeno uno dei suoi meravigliosi parchi. Regent's è immenso, secondo solo forse ad Hyde Park come dimensione, la mattina troverete solo tanti abitanti del luogo a fare sport (si possono addirittura prenotare pezzi di terreno). La mia passeggiata aveva un secondo fine, perchè all'estremo sud del parco si trova un piccolo isolotto zen conosciuto come The Japanese Garden. Sembra assurdo che a pochi passi dalla folle Camden Town ci sia questo luogo di calma dove si sente solo il rumore dell'acqua e delle anatre che ci scivolano leggere, ma Londra è tutto e il contrario di tutto. A questo punto ho preso il mio primo bus rosso londinese (era la prima volta in vita mia veramente) per raggiungere la stazione di Angel; in questo quartiere, Islington, il canale di Regent è interrotto e passa sotto una galleria, per poi riniziare nella pace più assoluta (al contrario della zona di San Pancrazio visitata il giorno precedente). Qua vi sembrerà di camminare tra i canali di Amsterdam e i suoi riflessi meravigliosi, ma lontano dal caos del quartiere a luci rosse. Lontano però anche dal caos della city, dovrete stare solo attenti ai tanti locals che vi sfrecciano accanto facendo jogging come se stessero correndo la maratona. 😂 Siamo al secondo giorno e non ho ancora visitato un mercatino delle pulci ma, per fortuna, a pochi minuti di questo percorso lungo canale si trova Camden Passage, che niente ha a che vedere con Camden Town, ma consiste una pittoresca via piena di negozi, dove sotto alcuni portici troverete bancarelle d'antiquariato per veri collezionisti appassionati. Ammetto che questa tappa mi ha parecchio deluso, ma fa parte del gioco quando si cercano posti meno conosciuti e possibilmente stravaganti. Per fortuna che era tarda mattinata e mi stava venendo fame, per cui ho preso un altro mezzo per raggiungere il Borough Market: il mercato agroalimentare più famoso e più gremito di turisti di tutta Londra. Sì, perchè se Londra è tutto e il contrario di tutto, lo sono anche io, e nel mio itinerario di luoghi nascosti ci ho messo anche uno dei più affollati di Londra. 😂 Anche qua rimando la degustazione alla sezione culinaria e vi assicuro che ne vale veramente la pena.
Con la pancia pienissima e qualche senso di colpa, ho deciso di farmi 35 minuti di camminata per raggiungere la tappa successiva: il St. Katharine Docks, un quartiere-molo in prossimità del Tower Bridge, ex molo commerciale e ora molo di ormeggio per enormi yacht e zona ristorazione per i ricchi, che li vedrete degustare ostriche e champagne di continuo. Questo è veramente un piccolo quartiere nascosto e lo si apprezza ancora di più arrivandoci dal Tower Bridge e dalla Queen's walk, soprattutto nel mio caso che era una domenica calda e soleggiata, quindi l'area era piena zeppa di persone. Il molo in sé per sé non è nulla di eccezionale e ovviamente non ho neanche provato a prendere un cocktail in qualche ristorante della zona, perchè i prezzi sono "adattati" a coloro che possono permettersi uno yacht. Posso dire che anche questa tappa è stata una delusione, ma tanto era di strada per la successiva. A meno di 5 minuti ci troviamo letteralmente immersi nella parte più moderna della city, con i suoi grattacieli enormi che ti viene il torcicollo se vuoi vederne la cima. Eppure, in mezzo a questi "eco-mostri", si trova nascosto un giardino di una chiesa dal fascino gotico...perchè Londra è tutto e il contrario di tutto. Sto parlando del St. Dunstan in the East Church Garden. Camminare al suo interno è fantastico perch vedrete spuntare dagli arbusti i grattacieli, quasi lo volessero schiacciare, inoltre troverete quasi certamente vari artisti a farsi i più bizzarri book fotografici. Dopo essermi divertito a scattare foto e riposato nel silenzion di questo giardino, mi sono incamminato ancora verso nord dove, in pochi minuti, si raggiunge il Leadenhall Market: un bellissimo mercato coperto in stile vittoriano, dove sono presenti molti pub e ristoranti (ovviamente) e troverete un curioso mercatino dell'artigianato. Si dice che anche questo mercato abbia ispirato la Diagon Alley del primo film di Harry Potter, chi più ne ha più ne metta. Onestamente del mercatino non mi interessava niente, forse perchè principalmente si trattava di bigiotteria, ma mi sono trattenuto più del dovuto ad ammirare la maestosità dell'architettura e dei colori del suo interno. Si erano fatte le 18 e ho deciso di prendere la metro per tornare in ostello e vivere la serata nell'alternativa Camden Town! C'ero già stato in passato, ma è stato bello perdermi nuovamente all'interno del Lock Market ed entrare nei negozi più stravaganti, primo su tutti il Cyberdog per gli amanti della musica techno. Aperitivo, cena, un ultimo giro e poi mi sono incamminato verso la stazione per prendere il treno verso Gatwick; o meglio, per andare a dormire qualche ora dentro Gatwick in attesa del volo di rientro. Londra, so già che un giorno ci rivedremo, voglio vedere Greenwich, voglio vedere una partita di calcio inglese e magari anche del torneo di Wimbledon e probabilmente ti userò come base per andare ad Oxford.
Nessuna città presenta una così disordinata varietà di forme, una così capricciosa mescolanza di bello, di brutto, di magnifico, di povero, di triste, di strano, di grande, di uggioso. (Edmondo de Amicis)