Prepararsi al meglio

Il motivo principale per cui volevo inserire la capitale della Polonia nei miei tour personalizzati era il pellegrinaggio al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau; mi era capitato di visitare altri campi di prigionia durante alcune gite scolastiche, ma tornarci in "età matura" assume tutto un altro significato. Soprattutto in questo caso, dato che sono stato a Cracovia nel periodo 4-6 Novembre 2023 (arrivando il 4 all'ora di cena e ripartendo il 6 prima di pranzo), nel periodo in cui il popolo Palestinese stava subendo un vero e proprio genocidio come risposta ai fatti ben noti compiuti da Hamas il mese precedente. Purtroppo l'essere umano non cambierà mai, ma noi non dobbiamo mai dimenticare la storia e il rendere omaggio a vittime innocenti è sicuramente cosa doverosa. Oltre a questo, ho trovato i polacchi delle persone meravigliose, sempre sorridenti e con una educazione impeccabile; basti sapere che, al gate di Pisa durante il volo di andata, un ragazzo ha salutato l'addetta ai biglietti con un "buon pomeriggio gentile signora". Frase palesemente studiata per l'occasione e detta veramente col cuore. 😁 Per il resto, Cracovia è una città molto moderna che mantiene con orgoglio il suo stile medievale, le strade sono piene di negozi, ristoranti e sono sempre affollate da orde di turisti. Sarà facile visitare velocemente le zone salienti della capitale, nel poco tempo a disposizione.

Cracovia è raggiungibile da moltissime città italiane con le compagnie low-cost; sono stato particolarmente fortunato a trovare un biglietto al costo di 46 euro, ovviamente non me lo sono lasciato sfuggire. L'aeroporto è collegato benissimo con il centro, grazie ai treni che vi portano alla stazione centrale, situata a pochi minuti dalla città vecchia, in meno di 20 minuti.
Per la prima volta mi sono spostato solamente a piedi, ma è necessario arrivare in centro dall'aeroporto con un mezzo. Il più efficace è sicuramente il treno dato che i binari si trovano sotto l'aeroporto e le corse hanno una frequenza di due all'ora nelle ore di punta e una ogni ora dal tardo pomeriggio in avanti.
Se volete risparmiare tempo, potete acquistare il biglietto andata/ritorno del treno online sul SITO UFFICIALE della modilità polacca. Anche se non li ho utilizzati, ho notato che gli autobus sono molto flessibili con gli orari e che ogni fermata è dotata di macchinetta dove acquistare i biglietti; la corsa singola costa solamente 80 centesimi, quindi potete concedervi questo lusso ogni tanto.
Per fortuna a Cracovia si possono trovare camere singole a buon mercato, nei tipici condomini riqualificati ad hotel con smart check-in, senza colazione inclusa ma con servizi come frigorifero e bollitore (con tè/nescafè a disposizione). Ho trovato una camera con letto singolo al costo di 37 euro a notte: DReAm Garden Palace. La camera onestamente lasciava molto a desiderare, però la pulizia era impeccabile e la posizione perfetta, in quanto situata appena fuori dalla città vecchia e a circa 20 minuti a piedi sia dalla famosa collina di Wavel che dal quartiere ebraico.
Al netto del costo del volo e dell'hotel, tra i biglietti dei mezzi pubblici, del tour ad Auschwitz-Birkenau e miniera di sale, dell'ingresso alla cattedrale di Wavel, dei pasti e qualche vizio vario, il soggiorno è costato circa 120 euro. La moneta è lo Zloty Polacco e la conversione è di circa 1 Euro = 4,45 Zloty, ma consiglio di dare un'occhiata a ridosso della partenza al tasso di cambio reale QUI. Dato che all'estero, a differenza che in Italia, si può pagare ovunque con la carta, per i soggiorni in cui devo cambiare moneta uso sempre la app Revolut; in questo modo otterrete sempre il cambio più conveniente e potrete usare direttamente il cellulare per i pagamenti.
Per quanto possa essere facile immaginare che le temperature polacce siano molto rigide, soprattutto a Novembre quando ci sono stato io, scoprirete che il clima non è così diverso da quello invernale italiano. Ovviamente portatevi dietro intimo termico e impermeabile, ma non c'è bisogno di sovraccaricare il bagaglio di abiti pesanti.


Piacere Cracovia

Non si può parlare di "itinerario del primo giorno" perchè sono arrivato nel cuore della città vecchia per l'ora di cena, ma è stato sufficiente per capire subito l'aria che tira a Cracovia: città vivissima, tanti turisti, tanti giovani, tanti locali e negozi aperti fino a tardi. Vi sentirete subito a proprio agio una volta varcata la porta per entrare nella città vecchia (dalla stazione centrale, risulterà essere la Porta di San Floriano). La prima sera ho semplicemente bazzicato tra la famosissima piazza del mercato, la più grande piazza medievale d'Europa, e il quartiere Stare Miasto, rinomato per la movida notturna. Praticamente Cracovia è tutta qui, a livello di area, ma tra musei, mercati, locali tipici e maestose chiese, ci si dovrebbe passare una settimana per vedere completamente tutto e imparare la storia.

La piazza medievale più grande d'Europa, la vecchia sede del Regno Polacco, una imponente Basilica gotica; la storia della capitale racchiusa in meno di dieci chilometri quadrati



Un pellegrinaggio da fare

La partenza è fissata alle 6.30, per raggiungere il punto d'incontro è necessario attraversare tutta la piazza del mercato; è stato sorprendente vedere come, alle 6 del mattino con le prime luci del giorno, il centro fosse ancora pieno di giovani a mangiare, bere o solo parlare, come fosse ancora notte fonda. La mia curiosità nell'osservare ha attratto un giovane "pr" che mi ha chiesto se volessi assistere allo spgliarello più bello della città (si, alle 6 del mattino), ma la mia giornata aveva uno scopo un po' diverso. La partenza è fissata alle 6.30 perchè ci vuole poco più di un'ora a raggiungere il campo di concentramento, l'apertura al pubblico è alle 8 ed è meglio entrare subito perchè si crea velocemente una lunga fila; non starò qui a descrivere le tre ore passate tra Auschwitz e Birkenau, bisogna essere lì e camminare dove hanno camminato le povere vittime dell'Olocausto. Posso solo consigliare di fare questo pellegrinaggio in "età adulta", perchè spesso sono tappe che vengono giustamente incluse nelle gite scolastiche, ma non si ha la stessa consapevolezza che si può avere a 35 anni. Dopo la mattinata trascorsa in uno dei luoghi più significativi della storia la tappa successiva era la visita alla miniera di sale di Wieliczka, raggiungibile in poco più di un'ora da Birkenau. In caso di gita a Cracovia, questo luogo è imperdibile perchè semplicemente unico: miniera attiva dal XIII secolo fino al 1996 e una delle più antiche al mondo per l'estrazione di sale, al suo interno sono presenti opere di sale scolpite direttamente dai minatori. Durante la visita vedrete con i vostri occhiata stanze decorate, cappelle e laghi sotterranei, una vera e propria cattedrale di sale (dove viene ancora celebrata la messa la domenica)), il tutto imparando la storia della miniera stessa. Questo paccheto completo "Auschwitz-Birkenau + miniera di sale", con trasporto privato incluso e guide in lingua inglese, l'ho acquistato tramite il fedele GetYourGuide al prezzo irrisorio, scontato del 40%, di 22 euro. Uno dei motivi per cui controllo sempre questo portale quando vado all'estero, è la frequenza con cui si trovano grossi sconti. Potete controllare se sarete fortunati come me, seguendo QUESTO LINK. Il tour ha la durata di circa 11 ore e siamo tornati al punto di partenza verso le 17; a quell'ora e nel periodo invernale ormai tutti i musei e le chiese sono già chiusi, però ne potete approfittare per andare all'interno del Palazzp del Tessuto nella piazza del mercato per perdervi tra le bancarelle (che per lo più vendono cianfrusaglie, quindi è l'occasione per acquistare la classica calamita da frigo). Il tempo di provare una degustazione di vodka e cenare in un ristorante tipico (guardate come sempre la sezione culinaria) e sono rientrato nella mia camera, esausto ma soddisfatto.

Io chiedo quando sarà
Che l'uomo potrà imparare
A vivere senza ammazzare



I'm happy again

L'ultima mattina avevo solo poche ore a disposizione, ma il giro da fare era impressionante! La prima tappa era la visita alla famosa collina di Wavel che, come detto, è la ex sede del regno di Polonia; le attrazioni aprono alle 9, ma potete entrare già prima per visitare i giardini fioriti, la terrazza panoramica con vista fiume Vistola e osservare gli esterni dell'elegante architettura Rinascimentale. Sono molte le cose da visitare all'interno, ma io per questioni di tempo ho scelto l'ingresso alla Cattedrale (luogo di incoronazione dei monarchi polacchi), che comprende anche la salita sulla campana di Sigismondo e l'interessantissima visita al museo e alle tombe reali, fondamentale per conoscere e apprezzare la storia della Polonia nei secoli. Il costo del biglietto è irrisorio, circa 5 euro, e può essere acquistato sul SITO UFFICIALE per evitare la fila al botteghino in loco; non ha una data e un orario definito, ma è valido per due settimane dall'acquisto. Nell'arco di un'ora avrete completato questa bella visita e vi potrete dirigere, con una piacevole camminata di circa mezz'ora tra le strade di Cracovia, nel quartiere ebraico della capitale. Purtroppo avevo solo 2 ore di tempo, prima di prendere il treno che mi avrebbe riportato in aeroporto, quindi ho preferito evitare gli ingressi alle Sinagoghe e al museo di storia e cultura ebraica di Cracovia, per perdermi semplicemente tra le strade del quartiere ed assaporare un'atmosfera davvero unica della capitale (un mondo diverso rispetto alla città vecchia). Tappa imperdibile è sicuramente Okraglak, l'ex mattatoio ormai riqualificato ad area street-food e cuore della movida del quartiere; rimarrete affascinati da questo ottagono che smista prelibatezze tipiche dalle sue finestrelle e dai banchetti all'esterno di cimeli vintage (io mi sono assicurato una cinepresa digitale del dopoguerra al prezzo di 40 euro 😍). A pochi passi da quest'area, precisamente all'incrocio tra via Warszauera e via Kupa, è presente un frammento del

muro originale che separava gli Ebrei dal resto della città. A questo punto, vi potete incamminare verso l'estremo opposto di questo itinerario del quartiere per raggiungere la significativa piazza del Memoriale del Ghetto; le sedie in acciaio apparentemente insignificanti rappresentano il vuoto della comunità, perchè questa era la piazza dove venivano radunati gli Ebrei prima di essere deportati ad Auschwitz e, una volta partiti, in questa prigione a cielo aperto restavano solo i pochi averi che si erano portati da casa, anche le sedie. Durante il tragitto tra l'ex mattatoio e il memoriale, vi potete divertire ad andare a caccia di murales! Il quartiere ebraico è infatti la zona di street art per eccellenza di Cracovia e anche qua questa forma d'arte è stata utilizzata per riqualificare la parte più degradata del distretto. Ovviamente me ne sono persi molti, ma vi elenco in ordine spaziale quelli più significativi da "spottare": I'm Happy again, che raffigura la scena dell'omonimo film; Kazimierz Historical, composto da 5 ritratti di persone che sono state influenti per il quartiere; Plac Bawol 3, dedicato alla famiglia Bosakow che costruì l'edificio che lo ospita; Galizia Jewish Museum, raffigurante un enorme Menorah; Yehuda, raffigurante il bambino con un cappello da leone che simboleggia la costante lotta per la sopravvivenza del popolo ebraico; Ding Dong Dumb, opera dell'artista italiano Blu che rappresenta in maniera sarcastica il rapporto tra Polonia e Chiesa Cattolica. Dopo questa full immersion, sarete probabilmente sudati fradici come me, ma potrete tornare verso la stazione dei treni consapevoli di aver assaporato molto della storia di questa nazione. Grazie, Cracovia!

"Non trascurarti e non trascurare le tue ambizioni"
(Helena Rubinstein, imprenditrice della cosmetica nata nel Ghetto)